sabato 25 giugno 2016

"Janas"


Buona sera a tutti, è con grande piacere che vi presento, come promesso,  il servizio fotografico  del mio abito "Janas " e del mio primo gioiello "gold thread ". La storia che ha ispirato quest'abito l'ho già raccontata nel post precedente e la storia degli anelli è la stessa. Si tratta di 10 anelli regolabili  di lunghezze diverse, decorati con cristalli Swarovski. Gli anelli  riprendono i ditali da ricamo ma allo stesso tempo anche il filo. 
Devo ringraziare moltissimo le persone che hanno reso questo shooting possibile a partire dal fotografo Enrico Marcolungo che ha saputo interpretare perfettamente  quello che volevo esprimere con questo look, un 'altro ringraziamento va a  Betty Fiori Verona per la splendida location (http://www.bettyfiori.it/ ) e a tutto il suo staff che è stato  veramente gentile e disponibile. E' un luogo veramente magico. Ultimo ringraziamento ma non per importanza va alla bellissima  Michela Begal.
Spero vi piaccia
Enrico.  





















mercoledì 1 giugno 2016

"Janas" (at Laba Fashion Show)



Buon Pomeriggio a tutti, è con molto piacere che vi presento questo post, diverso da tutti quelli che ho fatto in precedenza. Infatti questa volta gli scatti sono stati fatti alla sfilata dove ho presentato il mio abito "Janas" abito di cui in seguito vi spiegherò i dettagli. Il tema  assegnato per lo show (organizzato da Laba Brescia) era il concetto di Perpetuum Mobile. Il pensiero che mi è venuto in mente è stato il tema delle leggende, che  hanno e continuano ancora oggi in modo diverso ad  essere parte del nostro "bagaglio". Documentandomi un po' mi sono imbattuto in figure leggendarie molto affascinanti  che conoscevo relativamente poco ovvero le Janas. Si racconta che le Janas avessero l'aspetto di bellissime donne e che si spostassero in volo. Continuando la mia ricerca sulle Janas mi sono imbattuto in Maria Lai artista che a me piace definire l'ultima Janas, e che amava follemente queste figure. Lei le raccontava cosi: "Sprigionate da una scintilla di potere divino scappata a un dio distratto, il Sardus Pater, conquistano la dimensione umana giocando a fare le donne. Prime abitatrici della Sardegna accolgono il popolo del mare e le loro donne: “impararono a filare e a tessere sui telai preparati dalle Janas che, essendo state api, avevano una geometria genetica piena di estremo rigore a cui si aggiungeva una qualità essenziale per la creatività: la pazienza. Così nascono i tessuti delle donne sarde popolati di immagini ritmiche e simboliche che passano dal filo alla pietra, dal femminile al maschile, dal simbolo al significato”. Proprio da questo suo racconto è nato il mio abito che è estremamente artigianale. Il corpetto è stato creato con un tessuto progettato e tessuto a mano, la sopragonna e le applicazioni sul fondo della sottogonna sono state tinte a mano per  cercare di creare delle sfumature delicate che vanno dal grigio all' azzurro fino ad arrivare ad un lavanda. Un ringraziamento speciale va alla mia carissima amica Sara El Haimer che con pochissimo preavviso si è improvvisata fotografa per questo post, Un' altro ringraziamento speciale va alla mia bellissima modella Michela Begal .
Enrico 

Ps: la qualità delle foto della passerella come potete vedere non è il massimo ma a breve ci rifaremo con uno shooting.

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